Andrea Ferrari Bordogna

Home Page
L'Artista
La Galleria

Veicoli volanti

Ogni giorno quell'albero mi dà pensieri di gioia

Su e giù per le scale

Gli Approfondimenti

La Critica

Gli Itinerari

Bellezza Trasparente

La Bicocca dipinta

Calendario 2010

Calendario 2011

Calendario 2012

Calendario 2013

Calendario 2014

Un anno a Corneliano

Crocifissioni

Genius Loci

Luogo d'acqua

Neve

Pane Quotidiano

Il Sentimento dei Luoghi
I Contatti

La Galleria > Su e giù per le scale > Gli Approfondimenti

Come è nata la mostra "su e giù per le scale"

Speranza ha una collezione di bambole nella sua vetrinetta, Scilla un articolo riguardante il fratello giornalista appesa al muro in una vecchia cornice a giorno, Maria ha uno strano carillon ottagonale nel corridoio di ingresso, Pierina una Mariabambina celata sotto la sua teca di vetro sul comò della stanza, Emma ha la lavatrice in sala e posato sopra un bel vaso di fiori, Rosina la caffettiera sempre pronta sul gas, Lisetta ha una collezione di orologi da tasca attaccati al muro, Giuseppina il manichino per creare gli abiti in sala, Giovanna ha una credenza tenuta su da un pezzo di legno, Pina le medaglie vinte dal marito giocando a bocce,... le casa degli anziani sono piene di oggetti che parlano del loro passato, delle loro passioni, dei loro affetti, oggetti che sono lì perché ci sono da sempre e altri che hanno coperto altri col passare degli anni...

In cinque anni di servizio di Portierato Sociale di anziani ne abbiamo conosciuti tanti, più di duecento, e ogni volta che siamo intervenuti lo abbiamo fatto cercando di avere sempre presente che il primo attore era l'anziano, con una propria storia, una rete di relazioni, un territorio in cui era inserito.

Quando Andrea, dopo tre anni di lavoro presso il servizio di Portierato Sociale, ha deciso di realizzare una raccolta di dipinti che parlasse degli anziani avrebbe potuto rappresentare tanti bei visi rugosi, tristi e rassegnati,... ma penso che avrebbe trasmesso ben poco di quello che in realtà un anziano è e vive. E' vero, c'è l'usura del corpo, la solitudine e l'attesa della morte, ma c'è anche molto di più: c'è un passato, più o meno bello, ma che ha contribuito a plasmare la persona come è adesso; c'è un presente con gli interessi, le passioni, i ricordi; e ci sono gli affetti e le relazioni, con i parenti che rimangono o non ci sono più, con i vicini, con gli operatori,...

Andrea, allora, ha pensato al modo con cui poter rappresentare la complessità della realtà degli anziani, e la risposta più efficace è sembrata proprio quella di cogliere gli anziani immersi nella loro realtà, nelle loro case e nei loro oggetti.

Laura Radaelli, Presidente Cooperativa Bethlem
Consorzio Farsi Prossimo