Andrea Ferrari Bordogna

Home Page
L'Artista
La Galleria

Veicoli volanti

Ogni giorno quell'albero mi dà pensieri di gioia

Su e giù per le scale

Gli Approfondimenti

La Critica

Gli Itinerari

Bellezza Trasparente

La Bicocca dipinta

Calendario 2010

Calendario 2011

Calendario 2012

Calendario 2013

Calendario 2014

Un anno a Corneliano

Crocifissioni

Genius Loci

Luogo d'acqua

Neve

Pane Quotidiano

Il Sentimento dei Luoghi
I Contatti

La Galleria > Su e giù per le scale > La Critica

Il problema più delicato per chi giunge all'età avanzata in solitudine e con uno scarso sostegno economico, è quello di mantenere rapporti con la società che lo circonda e nello stesso tempo di non perdere il filo conduttore della propria vita. Da un lato dunque la persona ha bisogno di accertarsi che per qualunque necessità del proprio corpo, specialmente nel senso della salute sappia come e a chi rivolgersi; dall'altra che eventuali trasferimenti di luogo, o modifiche di abitudini non costituiscano una cancellazione dei propri ricordi. La vita è un costante entrare e uscire dall'intimità, vi si può chiudere dentro il privato, per proteggerne le peculiarità e difenderne gli aspetti personali; ma anche uscirne per comunicare, arricchirsi di esperienze, capire cose nuove e diverse.

Il servizio di custodia sociale, oltre farsi carico di salvaguardare eventuali problemi sorti dall'età in solitudine e dalla mancanza di sostegno economico ; oltre alle necessità fisiche delle persone che sono affidate, intende proteggere gli aspetti psicologici legati alla loro situazione. In questo contesto, assume un significato socialmente simbolico il tema delle scale: le scale rappresentano un collegamento tra ambienti diversi, ma nel medesimo tempo uno stacco tra un appartamento e l'altro; lo scendere e il salire testimonia che il privato deve e può mantenere la propria intimità e peculiarità espressiva, ma non è isolato ed estraneo al rapporto con il contesto ambientale. La cultura borghese, che si è man mano caratterizzata a partire dal diciannovesimo secolo, si è identificata appunto in questa fisionomia: la vita si svolge entro spazi tra loro collegati ma l'uno difeso dall'altro, l'intimità non costituisce un blocco per i rapporti umani, ma una difesa dalle intrusioni.

Il modo in cui l'artista ha qui reso il significato delle sue immagini riesce con straordinaria semplicità a fornire l'aspetto persino povero dell'ambiente in cui si svolgono le scene, ma nel contempo intimo, sensitivo, un ambiente decoroso, attrezzato per i lavori domestici, ma nel contempo disposto al relax davanti al televisore, alla meditativa dolcezza dello sguardo verso il panorama esterno.

Il tema prevalente è quello della solitudine: il protagonista - o meglio, nel nostro caso, la protagonista- è una persona sola; e tuttavia non solitaria, perchè l'attorniano ricordi, emozioni, impegni di lavoro. E, per tornare al motivo centrale di queste raffigurazioni, lo scendere e il salire per le scale testimonia la possibilità di difendersi dalle intrusioni e nel contempo di cercare rapporti con la società. L'artista gioca su colori caldi, vivi: gli spazi, gli elementi dell'arredo, ma anche le strutture più semplici sono permeate, appunto, di vita; la natura, intesa nel senso concreto del termine, è estranea; e tuttavia, la vita è dentro ciascuna di queste immagini.

Rossana Bossaglia


La rappresentazione della domiciliarità come dimensione della vita della persona, articolata negli spazi della casa, delle relazioni interpersonali e del suo contesto di vita; le azioni di sostegno alla persona che hanno proprio presso il domicilio degli anziani il luogo privilegiato di intervento, quali i cosiddetti servizi di prossimità.

Tutto questo è contenuto nella mostra "Su e giù per le scale" che porta lo sguardo sulla persona anziana andando oltre allo stereotipo che spesso la nostra società, quando raramente ne parla, propone. Questa mostra è composta da una quarantina di dipinti realizzati ad olio su tela dall'artista Andrea Ferrari Bordogna e da una serie di testi che accompagnano il visitatore e lo stimolano alla riflessione sull'universo anziani e sui servizi di prossimità realizzati da Consorzio Farsi Prossimo attraverso le cooperative socie e promossi da Caritas Ambrosiana.

Il progetto nasce da una raccolta di dipinti del pittore Andrea Ferrari Bordogna, realizzati con lo scopo di rappresentare l'anzianità cogliendo gli aspetti poetici e positivi della memoria e della quotidianità delle persone. La sensibilità e l'attenzione che ha portato l'autore a realizzare queste opere è la stessa che ha portato a maturarne la scelta professionale: egli infatti opera in qualità di Custode Sociale per la Cooperativa Bethlem a sostegno delle fragilità nei quartieri della periferia di Milano e quindi ha avuto ed ha quotidianamente l'opportunità di conoscere da vicino ed in prima persona la realtà di cui si parla.

Le tematiche incontrate nell'ambito lavorativo e sviluppate attraverso il mezzo figurativo hanno già portato in passato a realizzare un'importante mostra sui rifugiati politici, in collaborazione con il Consorzio Farsi Prossimo, ricevendo numerosi consensi e patrocini da parte di enti ed istituzioni pubbliche.